martedì 14 giugno 2011

Sì Sì Sì Sì

sì sì sì sì sì sì
sì sì sì sì sì sì
sì sì sì sì sì sì
sì sì sì sì sì sì

Bellissimo vedere quattro sì, un po' meno vedere i TG - non tutti, off course - che mandavano immagini di folle festanti, come si fossero vinti di nuovo i Mondiali. La battaglia non è vinta. Il lavoro inizia adesso, soprattutto per quanto è demandato alla vita di tutti i giorni (il legittimo impedimento appartiene, più degli altri, a quelle tipologia di referendum che secondo me è sbagliato proporre, perchè richiedono competenza tecnica, o vengono trasformati come in quest'occasione in una mozione di sfiducia nei confronti di chi ci governa).
E adesso sotto con l'acqua, perchè non succeda che - siccome è di tutti - non sia di nessuno. Abbiamo una rete idrica da terzo mondo, da rinnovare profondamente, perchè una risorsa basilare non vada sciupata.
E l'energia... dobbiamo fare in modo che "fotovoltaico" non diventi una parola magica, come abracadabra. E' essenziale fare in modo, con opzioni semplici e ripetibili come cambiare una lampadina, che l'Italia riduca la propria dipendenza dagli altri paesi, nei prossimi quindici/vent'anni, oltre i quali l'orizzonte delle fonti fossili si tingerà di colori cupi.
Poi per chi vorrà/potrà di più, ci sono mille scelte, ma l'importante è fare i primi passi.
Basta, o divento Celentano.
E.