Sono ancora vivo e

Nel ringraziare il secondo elemento più diffuso nell'universo (di cui basterebbe un pochetto per tirarsi sù), che me ne dà l'opportunità, eccomi qui a salutare voi tutti dopo mesi di eclissaggio. Ho creduto doveroso rifarmi vivo e sono per di più intenzionato a collaborare attivamente per tentare di ricucire, almeno per una volta, le fila di una tosta compagnia di diplomati che appare piuttosto decisa a "liquefarsi". E' vero sono stato il primo a dare il cattivo esempio, però assieme al forte senso di colpa mi è anche venuta una irrefrenabile voglia di riveder ridere e pazziare i vari Michele, Livio, Zog&Zog, Lauretta e gli altri, e con loro provare ad organizzare una serata special, per il prox carnevale o in quei giorni, negli oscuri bassifondi del Pal (per rifarci dell'avvio "noioso" del 2009). Venerdì 23 p.v., al momento dell'intervallo siriota, se ne può discutere con quelli che sono interessati. Le intenzioni sono quelle di dare libero sfogo a simpatiche "pensate", ad assaggi "mungiardiani" e soprattutto alla necessità di ridere e "pazziare". Chi venerdì non può venì potrà comunque aderire e faccelo sapè. Infine, memore del mio terminale status di doc, mi piace rimarcare che yesterday 20 gennaio 2009, si è verificato un evento, che riterrei storico, che ha commosso e riempito di belle speranze. Ebbene recito qui il "mea culpa" per tutte le inesauribili e spietate critiche, addossate dallo scrivente impenitente sinistrorso alla popolazione yankee, infatti in questa circostanza essa ha dimostrato, con la scelta dell'uomo "più abbronzato" d'America a presidente, di essere "anni luce" più intelligente del popolo dei mandolinisti, navigatori e poeti. Concludo ancor più col capo cosparso di cenere per il ritardo col quale auguro a tutti un 2009 meno noioso possibile.