salve a tutti,
sono un aquilotto spennacchiato di passaggio (un tempo mi chiamavano "aquila della notte"), e mi sono qui preso il gusto e il permesso di svolazzare per la prima volta sul blog del compagno-collega inter-comunista-falcogrigiotto. Ho deciso di farlo perchè nel leggervi, parlo di voi uccelletti che dal un bel pò c'avete il nido qui, m'è parso di poter far parte di questo stormo d'animalucci notturni e cialieri, magari come vecchio aquilotto spennacchiato. Oltretutto siamo alla fine della stagione della caccia, per qualcuno ci sarà la prova di resistenza alla brace dello spiedo e le occasioni di mettere becco qui vanno via via riducendosi, perchè molti di quelli che si salveranno bellamente dal prossimo tiro al piccione spiccheranno finalmente felici e appagati voli pindarici a tutto spiano e chissà se li rivedrò mai più (anche perchè a breve sarò un uccellaccio a riposo...). Con molti uccelletti sonnacchiosi e passerette vespertine ho volato qualche volta anche alto (ma più spesso... basso) nel corso di "raids", intorno al mondo dei sogni e del passato, che avrebbero voluto magari essere avventurosi...ma un cielo nebuloso spesso l'ha impedito.
A voi uccelletti e passerette un saluto affettuoso da parte di aquilotto spennacchiato.
sabato 24 maggio 2008
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4 commenti:
Benvenuto aquilotto spennacchiato, mi dispiace che nel tuo primo volo nel nostro blog tu abbia dovuto leggere tante polemiche e ancor più mi dispiace che buona parte di queste polemiche vengano proprio dalla sottoscritta, già una volta in questo blog si rideva di più ed è giusto ricominciare a farlo pertanto mi voglio scusare con te e con chi ha cercato di alleggerire tutto questo dilagante pessimismo ed è stato ingiustamente preso a "pallottate"...vola alto aquilotto così passari indenne la stagione della caccia!
un uccellaccio a riposo è come un volatile senza le ali....
cerca di spiccare il volo.. ciao!
Hai mai sognato di volare? Nel sogno, la consapevolezza di poterti staccare da terra con uno sforzo muscolare; ed allora provi, e l'aria che ti è sotto ti regge, ti solleva, e prendi quota. A quel punto, vedi tutto dall'alto, e puoi decidere se prendere velocità, oppure restare in stallo, come un falco incollato nell'azzurro, ad ammirare i dettagli in basso; decidere se salire ancora, oppure se giocare con la velocità ed il vento e scendere in picchiata, ed avvicinarti a quel che vedi giù, sul verde del suolo o tra gli alberi dei boschi. Nelle orecchie, solo il soffio dell'aria intorno, che senti fresca e vasta, fin oltre l'orizzonte visuale; a momenti turbolenta ed irregolare, da far temere di perdere la traiettoria scelta; a momenti sottile e leggera, per provare nuove manovre, semplice, come se fosse una semplice corsa sulle proprie salde gambe; ma corsa non è: è volo, è vuoto di centinaia di metri proprio sotto di te, è vista d'altura, è velocità e leggerezza del vento
c'è qualcuno???
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