mercoledì 27 agosto 2008

che ne pensate?

Dal Corsera di oggi, riporto quest'articolo che m'è parso interessante. Ovviamente l'invito è quello di leggerlo e commentarlo.

Nel frattempo un saluto affettuoso a tutti i sirioti da Gennaro (ex prof Maio)____________

I signori al governo fanno a gara a chi la spara più grossa».

Consolo: «Scuola del Sud? Un'idiozia»
Lo scrittore siciliano replica alla Gelmini

Intervista al saggista messinese trapiantato a Milano: «Sono migliaia gli insegnanti meridionali al Nord»

Lo scrittore Vincenzo Consolo
Lo scrittore Vincenzo Consolo
MILANO - «Parlare di corsi di aggiornamento per i professori meridionali, di un’istruzione del Sud e di una del Nord è una grande idiozia, fuori dai tempi. Fomenta l’odio razziale e non fa emergere il vero problema dell’Italia, che è l’individualismo e la mancanza di una coscienza civile». Lo scrittore e saggista siciliano Vincenzo Consolo, emigrato a Milano nel 1969, difende gli insegnanti meridionali «costretti a lasciare la propria terra per lavorare» e si scaglia contro la ministra Gelmini e Umberto Bossi: «I signori che stanno al governo oramai fanno a gara a chi la spara più grossa».

Lei è nato a Sant’Agata di Militello e ha frequentato ginnasio e liceo a Barcellona (in provincia di Messina). Che ricordi ha dei suoi docenti?
«Ho avuto sempre dei professori straordinari. Ricordo in particolar modo il professori di Lettere e di Filosofia. Non insegnavano solo storia della filosofia, ma ci introducevano alla cultura e alla storia contemporanea».

Ma durante gli studi universitari si è trasferito a Milano…
«Ho frequentato Giurisprudenza e con me c’erano molti meridionali, che poi sono diventati la classe dirigente dell’Italia del dopoguerra: i fratelli De Mita, Gerardo Bianco. Allora Milano era un mito, il paradiso della rinascita italiana. Però mi sono laureato a Messina, perché per un disguido burocratico dovetti fare il militare e persi tempo. Dopo la laurea ho insegnato Diritto ed Educazione Fisica in un Istituto agrario, nelle colline siciliane. Ho evitato l’avvocatura e il notariato o, peggio, di dover chiedere al politico di turno di darmi un posto in Regione, come succedeva a tutti i miei coetanei e come avviene ancora oggi. Infine, quando ho avuto la malsana idea di fare lo scrittore, sono emigrato a Milano, nel 1969».

Che cosa consigliava ai suoi alunni di allora e che cosa consiglierebbe agli studenti di oggi?
«Ai miei tempi consigliavo di lasciare Agraria e di scegliere gli istituti alberghieri, perché con il fallimento della Riforma Agraria, in Sicilia c’era molta emigrazione e povertà. Oggi i confini sono molto più aperti di allora. Consiglierei di andare in Europa, di non andare dal politico a chiedere aiuto. Si diventa schiavi, clienti del potere».

Lei che ha frequentato Nord e Sud, che differenze di stile didattico trova tra le due Italie?
«Non vedo differenze. La Gelmini, che è di Brescia, ha fatto delle dichiarazioni grossolane. Oramai i signori che stanno al governo, fanno a gara a chi la spara più grossa. Rileggetevi il "Discorso sul costume degli italiani” di Leopardi. Parlava di una mancanza di società civile, di un paese dove ognuno pensava a se stesso. Questo e l’immobilismo sono i veri mali dell’italia, non i professori del Sud. Tanto più che ci sono migliaia di professori che dal Meridione emigrano a Nord perché c’è più spazio e più lavoro.

...... (segue )

Ketty Areddia
26 agosto 2008

5 commenti:

Anonimo ha detto...

che le capacità non si devono certo giudicare dal luogo di provenienza sia per gli insegnanti che per gli alunni e che non sarebbe male inserire un po' di sana metricrazia nelle scuola per tutti.

Anonimo ha detto...

Credo che il mestiere d'insegnare sia ,se fatto con passione ,molto difficile perche'non si tratta di trasmettere nozioni acquisite in piu'o meno buone universita',ma di spargere il piacere della conoscenza e della scoperta e non te lo insegna nessuno...per questo mi sembra una polemica un po' forzata e di basso profilo.Al prof MAIO rivolgo i miei piu' calorosi saluti e trasmetto anche quelli di un suo ex allievo che lavora in trevisauto,MARCO PAVAN,che la ricorda con stima ed affetto.Un bacio caloroso all'indimenticabile RITA....

Anonimo ha detto...

caro livio, mi fa sempre molto piacere ricevere i tuoi saluti . spero di vederti presto insieme a roberto, Andrea, Selena ecc...
un bacione a tutta la VB.
P.S. Elio che fine hai fatto?

Anonimo ha detto...

Ciao SuperRita!
Chiamato all'ordine reagisco prontamente...
Sono rientrato ieri dalle mie megavacanze. Non so se sarò da voi quest'anno, probabilmente sarò una vittima del salto della quinta; in ogni caso passo a trovarvi. Ciao a tutti

Anonimo ha detto...

Caro Elio credo che ci siano delle ore residue di costruzioni spero tanto che tu riesca ad averle un salutone a presto